Un percorso di educazione civica che ha coinvolto tutti gli alunni della scuola primaria di Ripe, dell’Istituto Comprensivo di Trecastelli, in seguito a litigi e disordini verificatisi sullo scuolabus. Un problema trasformato in opportunità e che ha portato i bambini, guidati dai loro docenti, a darsi delle regole per un corretto comportamento durante il trasporto scolastico.

La scuola va in vacanza, le buone maniere no. Così gli alunni della scuola primaria dell’Istituto comprensivo “Nori de’ Nobili” di Trecastelli si sono dati delle regole per viaggiare bene sul pulmino, rispettando sé stessi e gli altri. Una sorta di vademecum, scritto dagli stessi bambini, sotto la guida degli insegnanti, per sintetizzare quanto appreso nel corso dell’anno scolastico e farne tesoro, sia in vista delle attività estive alle porte che per la ripresa della didattica a settembre.

Un percorso di educazione civica “condivisa”, quello voluto dagli insegnanti della scuola primaria di Ripe, nato a seguito di episodi di tensione e comportamenti non adeguati verificatisi proprio sul pulmino, nel tragitto che collega casa e scuola. Così, trasformando un problema in un’opportunità, tutti i piccoli allievi, dalle classi prime alle quinte, sono stati coinvolti in una serie di attività di brainstorming, per raccontare, condividere, elaborare e drammatizzare la loro esperienza personale e diretta. Una riflessione allargata e collettiva, per stimolare nei piccoli cittadini una maggiore consapevolezza sull’importanza di rispettare le norme e le persone durante i viaggi con lo scuolabus.

Le regole così individuate dai bambini sono state raccolte in un volantino da affiggere su tutti gli scuolabus e che è stato presentato ufficialmente, dagli stessi alunni e dai docenti, anche al Comune di Trecastelli, alla ditta del trasporto scolastico Conerobus Service e agli stessi autisti, che ogni giorno interagiscono con i bambini e che si trovano a doverli gestire. Un momento di condivisione, voluto anche dalla Dirigente scolastica, Prof.ssa Adriana Alejandra Siena, in nome di quella comunità educante necessaria al corretto sviluppo e al benessere di bambini e ragazzi.

Il pulmino, infatti, rappresenta un ambiente di vita complesso, che coinvolge più fattori, come persone, esperienze, tempi, regole, spazi. Una complessità che può essere semplificata e vissuta bene se interpretata nell’ambito di regole condivise e di comportamenti corretti. E, quando ai bambini è stata posta la domanda “Cosa fare per star bene sul pulmino?”, le loro risposte hanno restituito nozioni come fiducia, rispetto, prendersi cura di sé e degli altri. Quella cura che l’insegnamento della scuola di Barbiana concentra nel motto di don Milani “I care (“me ne importa”, “mi sta a cuore”, ndr) e che le istituzioni scolastiche sono chiamate a custodire.

L’Istituto comprensivo di Trecastelli, con percorsi educativi come questo sul trasporto scolastico, vuole dare il suo contributo, fornendo ai propri alunni un bagaglio di educazione e di consapevolezza da portare sempre con sé, per imparare fin da piccoli la bellezza, il valore e l’importanza del vivere comune.